lunedì 20 ottobre 2008

RICORDIAMO SEMPRE, NON SOLTANTO UN GIORNO ALL'ANNO...





L’Olocausto visto da un bambino...


"Il bambino con il pigiama a righe" di John Boyne (Fabbri)


Il figlio di un alto ufficiale nazista e un bambino internato ad Auschwitz. Un’amicizia improbabile. Ma possibile. L’Olocausto come nessuno l’ha mai raccontato.
Bruno lascia con la sua famiglia e la sorella maggiore l’elegante dimora di Berlino per traslocare in un posto orrendo, ai margini di una pianura piatta e fangosa. Dal suo racconto - dal suo sguardo lucido e ingenuo - il lettore capisce che si tratta di Auschwitz: suo padre, ufficiale delle SS, è il nuovo direttore del campo. Il cambiamento non piace a Bruno, costretto a lasciare gli agi per una vita noiosa in un luogo squallido, ma l’incontro con uno strano bambino che sta sempre in pigiama al di là di una rete gli dà qualcosa da aspettare. Gli appuntamenti fra i due bambini si infittiscono, finché Bruno accetta di indossare un pigiama avuto in prestito e varcare la rete per aiutare il suo amico a ritrovare il padre che è sparito. Tutti e due i bambini finiranno insieme in una camera a gas.



John Boyne Bambino con il pigiama a righe Fabbri - Collana: Ragazzi/Narrativa Pagine 227


John Boyne è nato in Irlanda nel 1971. Ha scritto tre romanzi per adulti. Vive a Dublino.

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